Sono state settimane davvero molto turbolente a Catania. Dalle sparatorie nei quartierI, all’omicidio di Alessandro Indurre in Corso Sicilia, fino all’ultima aggressione di appena qualche giorno fa. Questa volta vittima è un autista 37enne sulla linea che collega piazza Borsellino e Villaggio Sant’Agata.
L’aggressore sarebbe sceso e salito più volte dal bus, colpendo a schiaffi e pugni l’uomo mentre si trovava in servizio. La violenza non accenna a fermarsi, anche nei confronti di chi sta svolgendo il proprio lavoro.
Abbiamo sentito ai nostri microfoni il segretario della CGIL di Catania che ha parlato proprio del problema sicurezza in città: “La sicurezza a Catania è diventato ormai il problema e il clima di violenza è sotto gli occhi di tutti. Noi da tempo come CGIL abbiamo chiesto non solo un piano del lavoro ma anche un piano di sicurezza che vada oltre i canoni standard che per molti lavoratori sono garantiti. Nel caso dell’autista AMTS aggredito e in altri casi sono tutti avvenuti in quartieri dove c’è degrado e condizione di povertà elevata. Per questo noi ribadiamo che un piano del lavoro concertato con le istituzioni e parti sociali è fondamentale”