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A Catania la Tari più alta? La proposta PD

By 25 Novembre 2025Attualità2 min di lettura
Tari

A Catania la “munnizza costa assai”.  Non ce lo stiamo inventando noi, purtroppo. L’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva, infatti, ha confermato come la città dell’Elefante sia tra quelle con la Tari più cara in tutt’Italia.

“Mentre i cittadini continuano a sopportare costi insostenibili per un servizio spesso inadeguato, i partiti di maggioranza a Palazzo degli Elefanti litigano per la poltrona di vicesindaco, dimostrando una totale distanza dai problemi reali della città”. Così in una nota il segretario provinciale del Partito democratico, Giuseppe Pappalardo.

“La verità – continua – è che se si continua con questo sistema la tariffa rimarrà sempre alta”. Il Pd provinciale ribadisce che la strada per ridurre la bolletta è una sola: adottare la Tarip, la tariffa puntuale. Un modello già introdotto in numerosi comuni italiani, che ha permesso una riduzione concreta dei costi per famiglie e imprese, oltre che un miglioramento della qualità del servizio.

Come funziona la Tarip

La Tarip non calcola il tributo sulla base dei metri quadrati dell’abitazione, del numero di componenti o del codice Ateco dell’azienda, ma sull’effettiva quantità di rifiuti conferiti. Chi produce di più e inquina paga di più, chi differenzia correttamente e riduce i propri rifiuti paga meno. Un sistema più equo, più trasparente e più comprensibile per i cittadini.

“Con la tariffazione puntuale – aggiunge Pappalardo – si introdurrebbe un vero controllo di ciò che conferiamo nelle discariche e di ciò che entra nei circuiti del riciclo. Un metodo che responsabilizza tutti: cittadini, amministrazione e aziende”. Il Partito Democratico provinciale di Catania chiede all’amministrazione comunale “di smettere di perdere tempo con la guerra delle poltrone e di avviare immediatamente un percorso serio che porti all’introduzione della Tarip, l’unica soluzione per ridurre davvero la tassa sulla spazzatura”.

Daniele D'Alessandro
Daniele D'Alessandro
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