Quella di Giuseppe Barone è una storia che vogliamo raccontarvi perchè dimostra come, dalle disgrazie, si possa risalire anche quando il buio sembra inghiottirti e stritolarti senza lasciarti più. Giuseppe è un ragazzo di 30 anni, rimasto paraplegico dopo un terribile incidente in quad nel 2013 a Niscemi, sua città d’origine. “Sono precipitato da 7-8 metri, ero passeggero di un mio amico: siamo caduti in un burrone dentro un’area boschiva. La diagnosi è stata devastante: lesione midollare”.
L’incubo che inizia, la voglia di non vivere più, il chiudersi in casa per non voler apparire in sedia a rotelle davanti ad affetti e amici più cari. Poi, il click e la rinascita: Giuseppe è tornato a pensare a sè stesso, a vivere, puntando unicamente sui suoi mezzi. Si è iscritto a scuola guida, ha preso la patente, guida un quad, si allena, gioca in una squadra di Serie B di basket e vive da solo da 3 anni nel suo appartamento. Insieme a lui, però, abbiamo voluto chiederci com’è vivere a Catania per una persona con disabilità: nel nostro tour, abbiamo colto pregi e difetti della città etnea, cercando di capire da Giuseppe come sia possibile migliorare dal suo punto di vista in ottica futura.